Il Pittore Stringa Alberto

Stringa Alberto

Stringa Alberto nacque a Caprino Veronese nel 1880 e ivi morì nel 1931. Studiò giurisprudenza a Padova ed appena terminò la facoltà si aprì culturalmente attraverso viaggi a Roma, Atene e a Parigi.

Stringa, prima del viaggio a Parigi, coltivava una pittura “arretrata” anche rispetto agli impressionisti. Già dopo il 1904, a cominciare dall’ opera “Paesaggio in rosso”, spiccò una pittura più sciolta e vigorosa che mise in luce una tavolozza esaltata e gaia grazie alla quale il pittore si accostò ai “fauves”. Si svincolò così da certo “naturalismo referenziale” o sommariamente descrittivo.

Nonostante Stringa persistette nella maniera “fauve”, abbiamo testimonianze di altri dipinti che, già a partire dal 1906, dimostravano la ricerca del pittore in più direzioni, come sospinto da una tenace flessibilità e da una ” costante insoddisfazione”.

Stringa accolse con cautela sia il motto di Matisse secondo il quale il fauvisme riuscì a liberarsi dalla ” tirannia del divisionismo” sia le novità della Secessione Viennese eccessivamente ricche di raffinatezze decorative.

Nonostante il suo animo inquieto e curioso, nel corso degli anni apparve sempre più sensibile agli incanti del “piccolo mondo di Caprino” e sempre più attento alle sollecitazioni di certi impressionisti e post-impressionisti cui si sentiva legato da rapporti di corrispondenza di gusto.

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Bibliografia: testi tratti da “La pittura a Verona” dal primo Ottocento a metà Novecento. Banca Popolare di Verona. 1986.