Leoncillo scultore

Leoncillo scultore nasce a Spoleto (Perugia) nel 1915 e muore a Roma nel 1968.

Leoncillo si trasferisce a Roma nel 1932 per seguire il corso di scultura dell’Accademia di Belle arti e tra il 1935 e il 1939 entra in contatto con gli artisti della scuola romana. Realizza quindi in chiave espressionistica una serie di ceramiche colorate di soggetto mitologico.

In seguito, Leoncillo lascia la capitale per trasferirsi a Umbertide dove avvia una manifattura di ceramiche. Nel 1942 ritorna a Roma per combattere la resistenza e finita la guerra espone con Cagli, Guttuso, Mafai e Mirko alla mostra “Arte contro le barbarie” vincendo il primo premio. In questo periodo lo stile di Leoncillo è molto in linea con l’arte di Guttuso. Nel 1946 aderisce con l’artista siciliano alla Nuova Secessione poi Fronte nuovo delle arti.

Infine, Leoncillo partecipa alla mostra milanese presso la Galleria la Spiga e alla Biennale di Venezia del 1948, mentre nel 1949 ha la sua prima personale alla Galleria del Fiore di Firenze, presentato da Roberto Longhi. In quegli anni Leoncillo si avvicina al cubismo, in particolare Braque. Successivamente Leoncillo si indirizzerà all’informale.

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L’Italia s’è desta: arte in Italia nel secondo dopoguerra, 1945-1953, Catalogo della Mostra Ravenna 2011,a cura di Claudio Spadoni, Torino, Allemandi, 2011.