Giuseppe Santomaso pittore nasce a Venezia nel 1907 e ivi muore nel 1990.
In primo luogo, Giuseppe Santomaso frequenta l’accademia di Venezia. Giuseppe Santomaso espone a partire dal 1928 alle mostre di Ca’ Pesaro presentando opere ispirate alla grande pittura veneta rinascimentale.
In secondo luogo, nel 1934 Giuseppe Santomaso espone per la prima volta alla Biennale di Venezia e negli anni successivi a Parigi e Amsterdam, dove tiene una personale.
In terzo luogo, Giuseppe Santomaso è tra i fondatori della Nuova Secessione delle Arti poi Fronte Nuovo delle arti ed espone a Venezia e a Milano. Nelle sue opere l’astrattismo si innesta in un figurativo personalmente interpretato.
Infine, nel 1952 Lionello Venturi inserisce Giuseppe Santomaso nel Gruppo degli Otto riconoscendo nella sua pittura una metà via tra astrattismo e realismo. Ricordo verde e L’ora delle cicale sono i suoi capolavori di questa stagione.
Partecipa in modo quasi continuativo alla Biennale (nel 1950, 1952, 1954, 1956, 1962, 1964, 1972, 1986 e 1988).
In questi anni supera le derivazioni cubiste (come nella serie delle Finestre) per approdare a nuovi lidi, approdando ad un surrealismo alla Miró (Piccolo cantiere, del 1952), oppure ad un astrattismo nervoso a cui non sono estranee anche influenze grafiche (Il muro del pescatore, 1954): in quegli anni infatti intensifica anche la produzione grafica.
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L’Italia s’è desta: arte in Italia nel secondo dopoguerra, 1945-1953, Catalogo della Mostra Ravenna 2011,a cura di Claudio Spadoni, Torino, Allemandi, 2011.