Domenico Scattola Pittore

Domenico Scattola Pittore nacque a Verona nel 1814 ed ivi morì nel 1876. Di umili origini, ebbe solo verso i vent’ anni i primi insegnamenti da Lorenzo Muttoni. Iniziò ad esporre nel 1835 all’ Esposizione di Belle Arti di Verona.

Nel 1839 il venticinquenne Domenico Scattola si trasferì a Milano dove era al suo culmine l’ astro di Hayez che, dal ’22, si era affiancato al Sabatelli nella cattedra di Brera.

Attivo come i fratelli Induno nell’ insurrezione delle Cinque Giornate di Milano, l’ anno 1848 segnerà una svolta per Scattola. Da quell’ anno in avanti infatti la sua pittura iniziò a rivolgersi quasi esclusivamente a soggetti contemporanei.

Dopo l’insurrezione milanese del 1848, alla quale Domencio Scattola prese parte, la sua pittura si volse più decisamente a soggetti contemporanei. In particolare, predilisse scene di costume moderno, a contenuto sociale, didascalico e moraleggiante (Il povero padre di famiglia di ritorno dal lavoro, esposto a Milano nel 1851; La donna ambiziosa o La traviata, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo; Una perdita irreparabile, esposto a Verona nel 1858, coll. privata), sia temi di cronaca risorgimentale (Una perquisizione ed arresto per motivi politici, esposto a Brera nel 1861, bozzetto a Verona, Galleria d’Arte Moderna). I dipinti d’interno e i soggetti storici mantennero più degli altri il riferimento alla pittura olandese del Seicento e alla lezione hayeziana (Niccolò de’ Lapi, coll. privata).

Nel 1857 l’ Accademia di Pittura di Verona lo premiò con la medaglia d’ argento per il suo quadro “la figlia del povero”.

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Bibliografia: testi tratti da “La pittura a Verona” dal primo Ottocento a metà Novecento. Banca Popolare di Verona. 1986.