Dipinti antichi del ‘600 e del ‘700 fanno parte delle opere che tratto nella mia galleria ubicata in Via Cappello 12/11 a Verona. Per contatti clicca qui.
Il Seicento
Il seicento è il secolo in cui la riforma cattolica, avviata nella prima metà del secolo precedente, si afferma come canone artistico. La ricerca di una rappresentazione pittorica del vero naturale per la comprensione del messaggio sacro diviene l’obiettivo primario degli artisti seicenteschi. Si abbandonò, dunque, lo stile manierista che dominò la cultura artistica italiana fino alla fine del ‘500. Si trascurano il linguaggio sofisticato, le immagini di grande sensualità, le pose innaturali in contrasto con il canone classico per l’arte del naturalismo.
Gli artisti europei:
Pittori dalla sensibilità molto diversa come i Carracci e Michelangelo Merisi da Caravaggio, sono accomunati dalla medesima volontà di ritorno al verismo che però assume connotazioni molti differenti. La convivenza tra Naturalismo e Ideale definisce l’arte dei Carracci prototipo del “classicismo seicentesco”; mentre Caravaggio preferì l’adesione al dato naturale senza il filtro dell’idealismo. Per esempio, adottare popolani e prostitute come modelli delle opere e mostrare i piedi sporchi dei pellegrini al cospetto della Vergine furono scelte audaci. Quest’ultime però diedero inizio alla corrente definita “naturalismo seicentesco”.
Inoltre, vi furono artisti che esasperarono l’aspetto classicista, come il Domenichino, Guido Reni, Francesco Albani, incontrando molta fortuna nell’ambiente romano. Infine, autori come Guercino, Lanfranco e Rubens, pur adottando un classicismo puro, esaltarono gli aspetti di moto e luce variabile, codificando i caratteri del linguaggio Barocco.
Gli artisti veronesi:
La ritrattistica veronese a inizio Seicento si occupa principalmente alla rappresentazione degli esponenti gentilizi e nobiliari cittadini, con uno sguardo particolarmente attento alla corte Gonzaghesca di Mantova. Infatti, Rubens, in qualità di agente di corte, acquistò per conto dei Gonzaga la “Morte della Vergine” di Caravaggio. In assenza di una corte cittadina, la nobiltà veronese tentava di uniformarsi iconograficamente alle raffigurazioni dei massimi signori dell’epoca. Il seicento veronese può dunque essere presentato attraverso le tre più importanti personalità: Felice Brusasorci, Antonio Balestra (1666-1740) e Marcantonio Bassetti. Quest’ultimo, in particolare, racchiude la sintesi del cambiamento di gusto, dai modi cinquecenteschi al linguaggio del XVIII secolo.
Il Settecento
Il Settecento Europeo è un periodo di grande sviluppo: l’incremento demografico è un dato che segnala il miglioramento delle condizioni igenico-sanitarie e agricole. Al contrario, l’Italia vive un periodo di profonda crisi politica e, di conseguenza economica, ma non artistica. La posizione predominante è conservata grazie al Grand Tour, viaggio di formazione essenziale per i rampolli europei, che terminava generalmente a Roma o a Napoli (dopo la scoperta di Pompei ed Ercolano).
La pittura Veneta:
I Dipinti antichi di area veneta, e Veneziana in particolare, vivononel Settecento il secondo momento di grande fioritura e fortuna. La stagione del cinquecento veneto, dominato da artisti quali Tiziano, Tintoretto, Jacopo Bassano e Paolo Veronese, rivive nel Settecento. ll modello è, in particolare, Paolo Veronese, come chiaramente si può apprezzare nelle opere di Sebastiano Ricci, pittore di fama europea. Il nipote Marco Ricci fu altrettanto importante per il filone della pittura di genere paesaggistico. Inoltre, Gianbattista Tiepolo fu rinomato pittore per la decorazione di ampi scaloni di gusto settecentesco, per il quale ricevette commissioni in diverse città europee. ll figlio Domenico si dedicò sia alla copia delle opere paterne, che ebbero un mercato internazionale nella seconda metà del Settecento, sia alla realizzazione di disegni tratti da scene della commedia dell’arte. Infine, occorre menzionare il vedutismo veneziano, i cui più illustri rappresentanti furono: Canaletto e Bernardo Bellotto.
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Le informazioni sono state tratte da:
Loredana Olivato, Alessandra Zamperini, “Il ritratto e l’élite. Il volto del potere a Verona dal XV al XVIII secolo”, Rovereto, 2012;
Valerio Terraroli, “L’europa moderna. Dal Barocco all’Impressionismo”, volume 4, Milano, 2012.