Carlo Sbisà pittore nacque a Trieste nel 1899 e ivi morì nel 1964.
Carlo Sbisà dal 1919 al 1923 studiò all’Accademia di Belle arti di Firenze, dove rimase fino al 1928. Qui coltivò rapporti di amicizia con Carena, Oppi, Funi e Colacicchi. Tuttavia, Carlo Sbisà mantenne i legami con la città natale grazie all’amicizia con Benco e Italo Svevo.
In secondo luogo, tra il 1925 e il 1929 Carlo Sbisà realizzò alcune delle sue opere più significative rievocando la grande pittura del Quattrocento.
Infine, nel 1931 Carlo Sbisà tenne una mostra personale alla Galleria del Milione di Milano e durante gli anni Trenta Carlo Sbisà si dedicò in particolare alla pittura ad affresco e alla decorazione navale. Negli anni Quaranta ritornò alla pittura a olio, scultura e ceramica.
Tra i protagonisti della corrente Novecento, nel 1932 Carlo Sbisà tornò a Trieste, dove cominciò a praticare l’affresco (sala maggiore del Museo del Risorgimento; palazzo delle Assicurazioni generali; ecc.). Nel dopoguerra, abbandonata gradualmente la pittura, si dedicò alla scultura (rilievi per la cappella della stazione centrale di Trieste; per la basilica di Aquileia; ecc.). Fondò a Trieste la Libera scuola di acquaforte.
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Realismo magico: pittura e scultura in Italia, 1919-1925, Mostra tenuta a Verona nel 1988-1989, a cura di Maurizio Fagiolo dell’Arco. Milano, Mazzotta, 1988.