Stefano Sandri pittore

Stefano Sandri nacque a Verona nel 1713 e ivi morì nel 1781.

Le notizie biografiche riguardo Stefano Sandri riportano che nacque da nobile famiglia. Presumibilmente, questo permise a Stefano Sandri di frequentare la bottega di Tiepolo a Venezia. Il Moschini riconduce alla sua mano un tavola d’altare per la chiesa di San Michele a Murano; tuttavia, per il pittore non ebbe parole lusinghevoli.

L’attività artistica

Di Stefano Sandri sono state individuate circa dieci opere facenti parti di un ciclo di dipinti realizzato per la chiesa di San Rocco a San Michele Extra a Verona, databili 1744. Di queste, alcune mostrano una scarsa inventiva di Stefano Sandri, mentre altre si distinguono per una rappresentazione più articolata. Nella serie, “la morte di San Rocco” è il lavoro più originale sia nell’organizzazione compositiva sia nel gioco chiaroscurale.

La critica rivolta a Stefano Sandri fu spesso quella di aver realizzato figure scarsamente modellate, quindi opere che mancavano non tanto della forza coloristica, quanto del tratto del disegno. Tuttavia, la “visitazione” della parrocchiale di Sona (Vr) del 1749 è un’eccezione. La medesima intonazione familiare è riproposta anche nella “Madonna Immacolata” della parrocchiale di Isola Rizza (Vr). Altri lavori sono nominati dallo Zannandreis nella chiesa di San Paolo in Campo Marzio a Verona.

Infine, la formazione, la tecnica e l’inclinazione personale distinguono Stefano Sandri dall’Accademia di pittura di Verona, da cui rimase sempre molto lontano.

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Le informazioni riportate sono state tratte da: Andrea Ferrarini, Stefano Sandri, in I pittori dell’accademia di Verona (1764- 1813) a cura di Luca Caburlotto, Fabrizio Magani, Sergio Marinelli, Chiara Rigoni, Verona 2011, pp. 357- 359.