Giandomenico Cignaroli pittore

Giandomenico Cignaroli pittore nacque a Verona nel 1724 e ivi morì nel 1793.

La biografia di Giandomenico Cignaroli si ricava principalmente dalle informazioni riportate dallo Zannandreis, che fu grande estimatore del fratello Giambettino. Giandomenico Cignaroli infatti proseguì alla morte del fratello l’attività della bottega ereditandone stampe e disegni.

L’attività giovanile

La formazione di Giandomenico Cignaroli avviene nell’ambito della bottega del fratello, ma da questi si distacca per una maggior e più libera sensibilità, per un uso più teatrale e drammatico della luce e per le fisionomie più diafane. Per esempio, ciò si buon ben cogliere nel San Luigi Gonzaga in preghiera, presso la canonica dei Maccari di Gazzo Veronese, datato 1748.

L’attività artistica

A Verona si può apprezzare il San Carlo in adorazione del crocifisso in San Luca, particolarmente elogiato da Dalla Rosa. La fisionomia del santo dall’aspetto poco grazioso si contraddistingue come una caratteristica peculiare di Giandomenico Cignaroli per enfatizzarne la presenza stessa.

A Bussolengo poi si conserva di Giandomenico Cignaroli il Trionfo di Giaele, mentre a Lonato due quadri della natività, la predica del Battista e l’Ultima cena spiccano nella chiesa di San Giovanni Battista. All’interno della stessa chiesa si conservano anche altre opere riconducibili all’attività all’interno della bottega fraterna.

Tra il 1755 e il 1756 Giandomenico Cignaroli è documentato nella parrocchiale di Bonate di Sopra (BG) per la quale realizza varie tele raffiguranti il culto mariano. In queste emerge la propensione per una rappresentazione drammatica e popolaresca nel solco della tradizione lombarda.

Il capolavoro di Giandomenico Cignaroli nell’area bresciana è però l’Immacolata concezione della chiesa di San Bartolomeo a Vesio di Tremosine realizzata intorno al 1761. Scene del ciclo mariano di Giandomenico Cignaroli sono inoltre conservate presso il Palazzo Ducale di Mantova.

La tarda attività

Numerose altre opere di Giandomenico Cignaroli si conservano presso varie parrocchie della provincia di Verona, Bergamo, Mantova e Brescia. Nel 1775 poi presso il Duomo di Wiener Neustadt costruisce una delle sue composizioni più complesse e ambiziose.

Degna di nota è l’ampia produzione di Giandomenico Cignaroli di composizioni di carattere religioso entro ovali destinate alla devozione privata. Queste si distinguono per la resa spontanea e immediata dei personaggi.

Nell’estremo periodo eseguì anche ritratti. Tra le opere attribuite a Giandomenico Cignaroli si indica un ritratto di Wolfgang Amadeus Mozart del 1770.

Infine, poco nota è la produzione di carattere profano, che è menzionata dalle fonti e si distingue per un sensibilità malinconica e anticonvenzionale, quasi neoclassica.

In conclusione, Giandomenico Cignaroli dimostra un’attività artistica caratterizzata dalla capacità di ordinare stimoli e materiali resi con estrema originalità e spontaneità.

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Le informazioni qui riportate sono state tratte da: Donata Samadelli, Giandomenico Cignaroli, in I pittori dell’accademia di Verona (1764- 1813) a cura di Luca Caburlotto, Fabrizio Magani, Sergio Marinelli, Chiara Rigoni, Verona 2011, pp. 181-192.